Il Laboratorio, nato nel 2005, con un criterio lontano dall’attivare una scuola di cucina, permette a coloro che vi partecipano, in prevalenza persone anziane, di incontrarsi piacevolmente per parlare di cibo, condividendo ricordi personali legati alle abitudini e alle tradizioni dei loro luoghi di origine, di ricercare il miglior modo per utilizzare gli alimenti in cucina, di ricercare antichi sapori, di studiare
i metodi di conservazione dei cibi, di sottolineare l’importanza della “stagionalità”, dell’acquisto a chilometro zero, dell’evitare sprechi, di saper abbinare i vini giusti, la cui produzione è significativa per il nostro Paese.
Gli incontri settmanali vedono alternarsi salotti molto animati e partecipati a giornate dedicate alla preparazione dei cibi.
Le persone che partecipano al Laboratorio, nel tempo avviano delle vere e proprie relazioni di amicizia, condividendo anche altri interessi al di fuori della cucina; nel tempo si è creato un ambiente socialmente attivo, utile a combattere la solitudine e a prevenire fenomeni di depressione degli anziani e delle persone sole. Le più fragili fisicamente sono accompagnate dalle loro badanti, spesso straniere, che si sono inserite nel gruppo, mostrando interesse ad imparare i segreti della cucina
italiana, offrendo a loro volta ricette dei piatti tipici del Paese di origine.
Anche durante il periodo della pandemia il Laboratorio non ha chiuso, ma si sono tenuti collegamenti da remoto da parte di coloro che sono stati in grado di utilizzare gli strumenti tecnologici attualmente disponibili.